Il vero fondatore della cinologia scientifica svizzera è stato il prof. Theophil Studer (1845-1922), docente universitario e direttore del Museo di Storia Naturale di Berna.

Le sue ricerche erano focalizzate sull’origine del cane domestico e sull’evoluzione delle razze moderne.
Per disporre di dati scientificamente affidabili, collezionava teschi di cani selvatici e domestici: annotava le misurazioni, le proporzioni e le paragonava fra di loro.

Dopo la sua morte, il suo successore, prof. Franz Baumann, per evitare che la collezione cadesse nell’oblio, pensò di chiedere il sostegno della SKG (Ente per la Cinofilia svizzero) e da queste consultazioni venne l’idea di una fondazione sotto la responsabilità del Museo.

Nacque in questo modo, nell’aprile del 1929, la “Fondazione Heim per la Ricerca Canina” – con sede presso il Museo di Storia Naturale di Berna – e si chiamò così in onore del celebre scienziato e cinofilo che in quei giorni compiva 80 anni.

Gli obiettivi principali indicati nello statuto alla nascita della Fondazione erano e sono: sostenere la ricerca scientifica canina, pubblicarne i risultati e diffondere la conoscenza cinologica; promuovere e consolidare le Collezioni Studer.

Oltre all’origine delle razze, con il tempo sorsero nuovi problemi sui quali iniziare ricerche scientifiche: il cambiamento delle razze, la variabilità, la trasmissione delle deformità ed i problemi fisiologici connessi alla taglia, la diversità delle forme.

Indipendentemente da queste, altre ricerche venivano realizzate nelle Facoltà di Veterinaria di Berna e di Zurigo e, a partire dal 1940, vi è da segnalare un nuovo argomento: l’etologia canina.
Ultimamente, la collaborazione con le Facoltà di Veterinaria è facilitata dalla presenza del Dr Mark Flückiger, veterinario, nel Consiglio della Fondazione.

Il sostegno della ricerca scientifica è oggi, un compito di primaria importanza per la Fondazione, il che dimostra con quanta lungimiranza agirono i suoi fondatori 75 anni fa.

Il secondo obiettivo riguarda le Collezioni, che hanno un notevole valore storico e che attualmente comprendono circa 2000 teschi di cani, 200 scheletri e pelo di diverse epoche, come pure oggetti vari e molta letteratura specialistica.

Dal 1976 le Collezioni Studer sono affidate al Dr Marc Nussbaumer, curatore del Museo di Storia Naturale di Berna e sono ben documentate in un database (misurazioni dei crani, pedigree, foto e descrizioni di giudici).

Spetta al curatore conservare le collezioni per il futuro, promuoverle e pubblicare i risultati delle sue ricerche. Questo lavoro è rivolto soprattutto agli scienziati, ma dovrebbe essere pubblicato anche per coloro che si interessano di cani, come allevatori e giudici.

Ad esempio, molti standard insistono su uno stop marcato, che si può facilmente ottenere con la selezione.

È scientificamente provato che il cambiamento di questo angolo porta sempre all’accorciamento assoluto della misura del cranio, il che produrrà in molti casi un prognatismo, non desiderato in molte razze.

“Il fatto di mostrare la relazione fra le richieste degli standard e le conseguenze, è parte del nostro lavoro. Uno degli scopi delle nostre collezioni è di poter documentare i cambiamenti che certe razze fanno nei secoli. Per questo motivo continuiamo a collezionare.” (Dr Marc Nussbaumer)

La Fondazione rinnova periodicamente l’appello ai proprietari di cani di razza di consegnare al museo i loro cani defunti, unitamente alla documentazione: foto a colori, pedigree, certificati medici e giudizi di esposizione.

L’impegno per ottenere cani di razza sani è più che mai importante e la Fondazione Heim vi partecipa concretamente. In questo modo la collaborazione attiva fra SKG e la medicina veterinaria offre di continuo una base di lavoro per gli allevatori.

Partita con un capitale iniziale di CHFr 7500, la Fondazione incominciò lentamente a crescere con i contributi annuali della SKG, le offerte dei club e dei privati, riuscendo a finanziare un buon numero di progetti.

Oggi, grazie ai contributi e alle offerte, sono aumentati il capitale e gli studi scientifici finanziati; come da statuto, i risultati vengono pubblicati su “Hunde”, rivista ufficiale della SKG sotto forma di “supplemento scientifico” al centro della rivista.

Dal 1929, la Fondazione ha sostenuto più di 100 lavori scientifici; negli ultimi 30 anni, circa 70 progetti.
Fra questi ultimamente, solo per citarne alcuni:

  • L’epilessia idiopatica nel Bovaro del Bernese
  • La borreliosi nel cane
  • Perché i cani grandi sono grandi e i cani piccoli sono piccoli?
  • La lassità articolare delle anche – un sintomo di HD?
  • La lassità articolare delle anche dei riproduttori i loro discendenti rischiano la displasia?
  • Quali microsatelliti sono più adatti al controllo degli antenati del cane?
  • La panosteite – una malattia scheletrica dolorosa
  • Il ruolo degli enzimi nell’osteoartrite,
  • Nuove tecniche radiografiche per calcolare l’indice di sublussazione nella lassità delle anche.

Il sito della Fondazione Albert Heim:
www.albert-heim-stiftung.ch

Silvana Vogel Tedeschi