copertina PT5La casa editrice “Antonio Crepaldi Editore” presenta il libro

IL PASTORE TEDESCO IN PAROLE E IMMAGINI

VOLUME 5 – GIUDIZIO DEL CANE DA PASTORE

EDIZIONE ITALIANA DEL CENTENARIO 1921-2021

112 pagine – 23,00 euro

Autore: Max von Stephanitz

Traduzione di Federico Torresan

Presentazione

Questo libro è l’edizione italiana del quinto dei sei volumi che compongono la storica monumentale opera omnia dell’autore Max von Stephanitz sul Cane da Pastore Tedesco. La prima edizione in lingua originale tedesca, pur non ancora completa, risale al 1901. L’edizione italiana è stata però tratta dalla sesta edizione revisionata del 1921 ed è per questo che con il primo, il secondo, il terzo, il quarto e il quinto volume festeggiamo il Centenario. La sesta edizione originale revisionata è la più completa, grazie al contenuto enciclopedico. Quest’opera rappresenta il massimo punto di riferimento storico per il Cane da Pastore Tedesco ed è logicamente ritenuta la “Bibbia” della razza, anche e specialmente perché Max von Stephanitz è ritenuto il “Padre” della razza, essendo il pioniere che si è prodigato per conformarla e svilupparla all’inizio della selezione cinofila, sempre tenendola sotto controllo nel confronto zootecnico con i soggetti da lavoro dei pastori. L’appassionato cinofilo in generale, ma soprattutto il pastorista, potrà rendersi conto del mondo di un secolo fa in cui Max von Stephanitz ebbe ad operare per sviluppare il Pastore Tedesco pionieristico, che poi tante e varie trasformazioni ha avuto percorrendo i decenni fino all’epoca moderna, la cui diffusione planetaria ha consacrato questa razza come la più famosa tra tutte. Leggendo il testo di Max von Stephanitz ci si può rendere conto della sua elevata cultura in materia cinotecnica già a quei tempi e dell’esperienza maturata sui cani da pastore esistenti nei vari Paesi del mondo (vedere il primo volume). Questo quinto volume continua la trattazione enciclopedica della razza prendendo in esame punto per punto il necessario bagaglio di conoscenze che un giudice doveva possedere ad inizio Novecento per operare un’efficace valutazione del cane da pastore al fine di ottenere la massima efficienza morfofunzionale.

Note sull’autore

Max von Stephanitz (1864-1936), autore di questo libro, nacque e morì a Dresda. Appartenente ad una famiglia di alto ceto sociale, intraprese la carriera d’ufficiale nell’esercito prussiano, congedandosi nel 1890 con il grado di “capitano di cavalleria”. Dopo il congedo, ancora giovanissimo, si dedicò a tempo pieno alla creazione del Cane da Pastore Tedesco nazionale attraverso lo studio dei vari ceppi di cani da gregge locali presenti in Germania, forte delle conoscenze di biologia che apprese all’inizio della sua carriera militare durante il servizio svolto all’Istituto di medicina veterinaria di Berlino. Acquistò per una grossa cifra Hector-Linksrhein, ritenendolo il capostipite ideale, che poi denominò Horand von Grafrath (dandogli il suo affisso), divenuto il primo Pastore Tedesco iscritto al libro genealogico (SZ). Nel 1899 fondò la SV divenendone il primo presidente e ricoprendo la carica fino al 1935.

Indice dei contenuti

• Presentazione, pag. 5
• Avvertenze per il lettore, pag. 13
• Giudizio del cane da pastore, pag. 15

Note sull’editore

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